domenica 15 ottobre 2017

​Casamia, l'astronomo che profetizzava i numeri del Lotto

​Casamia, l'astronomo che profetizzava i numeri del Lotto
Casamia, l'astronomo che profetizzava i numeri del Lotto Utilizzò le sue conoscenze astronomiche, della fisica e della cabala – intesa come interpretazione magica dei numeri e delle lettere – per spiegare sogni e avvenimenti e profetizzare i numeri da giocare al Lotto, attività che impazzava in pieno Settecento a Venezia come altrove in Europa. Scrisse diversi libri parlando dei suoi metodi di previsione e introdusse una nuova versione della “Tavola Settenaria” di Rutilio Benincasa sul calcolo delle probabilità di uscita dei numeri. Per Pietro Casamia i numeri erano una passione.
Eppure, a tanta fama goduta in vita non corrisponde oggi una uguale conoscenza della sua storia, al punto che non si sa quando e dove sia nato e morto. Solo che era veneziano, come non mancò di rimarcare nei volumi che scrisse, e che visse gli anni della maturità nella seconda metà del Settecento. Che è un secolo particolare: vi nacque l'idea dell'uomo nuovo, si abbatterono le antiche monarchie, l'illuminismo – letterario, scientifico, sociale – ebbe delle ripercussioni enormi sulle vite delle persone; ma nello stesso tempo procedettero di pari passo il simbolismo estremo della massoneria, la ricerca nell'ambito dell'occulto, l'attività di divinazione.
Pietro Casamia fu una sintesi perfetta di tutto questo; nelle sue opere affermò di non voler “incantare” chi legge, quanto spiegare, far capire e dare un senso compiuto agli studi effettuati da chi l'aveva preceduto: su tutti il già citato Rutilio Benincasa, che nel 1552 aveva elaborato un curioso metodo di previsione basato sull'astrologia e la ciclicità dei moti celesti. Casamia prese dunque questo metodo – la Tavola Settenaria, composta da novanta quadratini contenenti ognuno cinque numeri – e lo asservì alla previsione dell'uscita dei numeri del Lotto, nel quale introdusse il concetto di cabala; non tanto l'autentica cabala ebraica, quanto un procedimento numerico che consentisse di raggiungere l'obbiettivo che si prefiggeva (anche oggi!) qualsiasi giocatore al Lotto: vincere.
Casamia, l'astronomo che profetizzava i numeri del Lotto
“Il primo vero principale scopo si è dare a Voi, Signori – scrive introducendo uno dei suoi lavori – il metodo di potervi ricavare sempremai da Voi stessi, e senza ricorso di altri, i veri simpatici numeri, e regolatori in ogni, e qualunque operazione Voi desideriate di servirvene (come scorgeremo e vedremo in progresso); e questo in tre ordini componenti acciò abbiano ad essere di valore, forza, e virtù, non chè proporzionati nelle loro equidistanti differenze, e proporzioni Regolatrici, cioè in Giornali, Mensili, e Annuali...”.  Le enunciazioni di Pietro Casamia sulla Tavola Settenaria di Rutilio Benincasa (volendo aggiungere un po' di confusione nell'assonanza tra i nomi, potremmo dire anche che a esportare il gioco del Lotto in Francia fu... Giacomo Casanova) sono le fondamenta di qualsiasi principio di studio delle probabilità sull'uscita dei numeri che si attui ancora oggi. Con l'aggiunta del fascino dell'astronomia: nel 1775 a Faenza il veneziano pubblicò “Il Tesoro nascosto, ossia il contemplatore delle quarantotto immagini del ciel stellato”, che parla dell'arte numerica e delle scienze in generale.
Nel 1794 uscì a Roma la lunga “cabala per l'estrazione del 27 novembre”, scritta in rima: “Se non ten vuoi pentire / Signore del mio dire / com'ebbi a donar; / Quest'è figura d'8 tu contemplala / e poi fa che ti pare / mentre i' sieguo a parlare / a te col mio cantar”, e così via. È possibile che non sia mai riuscito lui stesso a beneficiare di tanta capacità divinatoria: Pietro Casamia morirà in un giorno, un anno e un luogo sconosciuti,  probabilmente non molto più ricco di quando era nato.
PIETRO CASAMIA/ Chi era l’astronomo del '700 che studiava i numeri per vincere al Lotto Pietro Casamia: la storia dell'astronomo vissuto a Genova nel '700 che mescolando cabala e calcolo delle probabilità tentava di profetizzare i numeri che sarebbero usciti al Lotto
Si chiama Pietro Casamia e qualche simpaticone potrebbe anche chiamarlo l'astronomo ludopatico. Lui, però, per il gioco aveva sviluppato una passione che era il frutto delle sue grandi conoscenze. Non amava l'azzardo questo fisico e studioso del '700 di cui si sa ben poco - se non che visse a Venezia -, più che altro adorava scommettere sulle sue abilità di profetizzare i numeri vincenti del Lotto, facendo affidamento sul calcolo delle probabilità e sul quel misto di esoterico e mistico che in quel secolo si andava diffondendo in contrapposizione al pensiero illuminista. A riprendere la sua storia è Il Gazzettino, sottolineando ironicamente come in un gioco di assonanze particolari, fu un certo Giacomo Casanova a diffondere in Francia il Lotto tanto amato da Casamia. Sì, perché se qualcuno si sta domandando se davvero già nel Settecento potesse esistere il Lotto, la risposta è affermativa: basti pensare che nel 1576 vi è testimonianza diretta del cosiddetto "gioco del seminario", quando il patrizio genovese Benedetto Gentile associò i nomi dei 120 candidati alla carica di Membri del serenissimo Collegio della Repubblica. Insomma, il desiderio di arricchirsi: di far fortuna con la lotteria, non è un vizio diffuso soltanto nella modernità.
IL SISTEMA DI CASAMIA Ma qual era lo schema seguito da Pietro Casamia per tentare di far saltare il banco? A quali conoscenze si affidava? In particolare l'astronomo nutriva una passione per la "Tavola Settenaria" di Rutilio Benincasa, basata sul calcolo delle probabilità di uscita dei numeri, di cui introdusse una nuova versione. Un sistema di previsione, quello pensato nel 1552 dal suo ispiratore, basato guarda caso oltre che sui numeri anche sull'astrologia e la ciclicità dei moti celesti, pane quotidiano di Pietro Casamia. L'astronomo presentava così i suoi studi:"Il primo vero principale scopo si è dare a Voi, Signori, il metodo di potervi ricavare sempremai da Voi stessi, e senza ricorso di altri, i veri simpatici numeri, e regolatori in ogni, e qualunque operazione Voi desideriate di servirvene (come scorgeremo e vedremo in progresso); e questo in tre ordini componenti acciò abbiano ad essere di valore, forza, e virtù, non chè proporzionati nelle loro equidistanti differenze, e proporzioni Regolatrici, cioè in Giornali, Mensili, e Annuali...". Traduciamo: lo scopo è vincere alla lotteria. Volete sapere se alla fine vi è riuscito? Le informazioni in nostro possesso non sono tante: ma non v'è notizia di un astronomo del '700 arricchitosi col Lotto.

1 commento:

  1. Buongiorno, ho letto con interesse il suo blog, mi sono imbattuto cercando informazioni su i vari metodi di estrazione del Lotto di un tempo, possiedo quello che sembra un vecchio metodo di estrazione, o forse più semplicemente un gioco per bambini,
    Si tratta di un piano dove sono segnati 89 numeri (dall'1 all'89) e una torretta antropomorfa dove viene inserita la voglia che scivolando all'interno finisce nel piano numerato, il gioco é chiaramente molto antico. mi piacerebbe mostrarglielo e sentire un suo parere, se le interessa darci un occhiata vorrei conoscere la sua opinione, purtroppo non riesco ad allegare foto, ma le lascio la mia mail: nicopera80@gmail.com
    Grazie
    Nicola Perazzolo

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