venerdì 2 ottobre 2015

i GRANDI MAESTRI del LOTTO: OSVALDO MANARA


osvaldo manara
osvaldo manara

Romeo Torti ed Osvaldo Manara IL MIO PRIMO ESORDIO CON IL GRANDE STUDIOSO SCOMPARSO OSVALDO MANARA.. SIAMO NEL LONTANO 1997 ..EMOZIONE UNICA ED UN RICORDO MEMORABILE.. CHE MAI DIMENTICHERò..
OSVALDO MANARA STORY
Lotto, dapprima come giocatore, poi come studioso. Cominciai nel 1970. Da appassionato giocatore, compravo spesso giornali riguardanti i vari giochi: enalotto, totocalcio, lotto e così via. Essendo fin da bambino particolarmente attratto dalla matematica mi affascinavano i sistemi che i vari studiosi pubblicavano di volta in volta e tra tutti, soprattutto quelli che riguardavano l’ enalotto. Proprio così, il Lotto non mi interessava! Finito il lavoro, tornavo a casa e davanti ai miei quaderni tentavo di capire il sistema migliore per far quadrare quei tre simboli: 1-x-2. Attraversai periodi di soddisfazione (ricordo, infatti, l’ undici che realizzai insieme a mio fratello) e periodi di insuccessi e voglio ringraziare in particolar modo la mia famiglia che mi rimase sempre accanto ad incoraggiarmi. Nel 1972 mi ammalai gravemente, al punto che fui sottoposto a diversi interventi chirurgici, tra i quali l’ asportazione della milza. E’ inutile dire che questa degenza ospedaliera e la successiva convalescenza mi impedirono di continuare le mie ricerche. In alcuni momenti pensai addirittura di non farcela, ma ogni volta mi guardavo allo specchio e mi dicevo: . Quindi accettai, seppur tristemente, la mia momentanea condizione; ma la mia lotta contro possibili peggioramenti non cessava mai, perchè continuavo a dirmi che ero forte e che ero sicuramente in grado di uscirne fuori. Arrivò infatti il giorno in cui venni dimesso e la mia e la mia salute iniziò a ristabilirsi, e quindi anche i miei studi poterono ricominciare. Ritornai ben presto ai miei quaderni e ai miei sistemi.
Ma qualcosa ben presto cambiò. Leggendo i vari giornali che acquistavo notai che alcuni studiosi ritenevano fosse possibile vincere al lotto per mezzo di formule matematiche. Ero scettico e ritenevo che per vincere a questo gioco ci voleva solo una buona dose di fortuna. Cari amici, mi dovetti però ben presto ricredere perchè venni a conoscenza di quella forza matematica, di quella armonia attorno alla quale ruotano i 90 numeri. A contribuire a questa mia “illuminazione” fu la conoscenza del mio maestro, il grande Ciro Vitale, che mi aiutò a muovere i primi passi nello sconfinato e meraviglioso mondo del gioco del Lotto. Devo a lui tutto il mio sapere. A lui devo anche la conoscenza del più grande ludologo di tutti i tempi, sto parlando di Fabrizio Arrigoni, in arte Fabarri. Il mio primo metodo fu “La spia ai gemelli”, ma come ben sapete non mi fermai lì: iniziai a sviluppare nuove tecniche, apportai migliorie a metodi che mi venivano proposti e iniziai a collaborare con i giornali, seguendo le orme dei miei precedessori. Sono ormai quasi trent’ anni che studio il Lotto e devo ammettere che ogni nuova tecnica che elaboro mi dà la stessa emozione che mi diede il mio primo lavoro.
Manara in TV… Nel 1990 fui interpellato per dare dei pronostici gratuiti in una trasmissione chiamata “Occhio al biglietto” trasmessa sulle reti RAI. Fu un grande successo per me.  Il mio primo pronostico infatti andò a segno al primo colpo con l’ ambata 51 uscita su entrambe le ruote di Bari e Cagliari. Il conduttore si complimentò ed aggiunse:  Come secondo pronostico suggerii un ambo secco 27-86 su Firenze e tutte. Che dirvi, al primo colpo uscì l’ ambo secco sulla ruota di Roma (che è anche la ruota diametrale di Firenze).  on riuscivo a contenere la mia grande soddisfazione, soprattutto per aver dato un aiuto a milioni di appassionati del gioco del lotto (l’ indice di ascolto raggiungeva gli 8 milioni circa).  Nell’ ottobre del 1998 fui invitato a RAI 2 per la trasmissione  “Il Lotto alle otto”, per la quale mi rifiutai di proporre le famose combinazioni di 10 numeri, già note come “lunghette”, ma  promisi una previsione composta solamente da un’ ambata e due ambi secchi!  Mi risposero con una frase interlocutoria: ..  Per finire nel Marzo del 1999 fui invitato alla notissima trasmissione “Maurizio Costanzo Show” che trattava, in quella puntata, il gioco del Lotto.  Per superare il naturale scetticismo del pubblico sulla reale possibilità di elaborare previsioni vincenti, accettai con entusiasmo l’ invito a sottopormi al test della “macchina della verità”, in quel periodo portata in auge proprio dal Sig. Maurizio Costanzo, per dimostrare a circa 20 milioni di telespettatori (perchè tale fu l’ ascolto di quella trasmissione) che le cose che dicevo non erano, cosa di cui in quella trasmissione ero stato tacciato, “aria fritta”.  Mi diressi quindi senza timore sulla postazione prescelta ed il responso fu inequivocabile: il sottoscritto aveva detto la verità!  … e staremo a vedere  Non pensiate che i miei studi e le mie ricerche siano terminate perchè, l’ ho detto e lo ripeto, il mondo del Lotto è sconfinato e chissà quante altre cose ci sono da scoprire; vi garantisco, però, che ogni qualvolta riuscirò ad elaborare qualcosa di valido sarete i primi a venirne a conoscenza.
osvaldo manarra
osvaldo manara è scomparso nel mese di agosto del 2001

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